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A cura di Enzo Gualtieri, medico fisiatra del centro Kura di Cesena

Le patologie più frequenti che causano dolore alla colonna vertebrale riguardano principalmente il tratto lombare e il tratto cervicale. Si tratta di problematiche che possono causare dolore alla sola colonna oppure creare  algie a carico degli arti inferiori, quadri definiti come lombosciatalgia o lombocruralgia. La stessa situazione può presentarsi a livello del tratto  cervicale, con interessamento o meno radicolare agli arti superiori, con sintomi come  il formicolio o dolore all’arto sino alla mano.

La diagnosi clinica di queste patologie viene effettuata tramite analisi della colonna, dei movimenti permessi, dell’irradiazione del dolore e con test specifici ( tipo il Lasègue per gli arti inferiori). In queste prove è fondamentale verificare eventuali riduzioni di forza sia degli arti superiori che inferiori in modo che anche il paziente si renda conto in modo immediato ed evidente della

Altri strumenti importanti nella diagnosi sono quelli di tipo radiologico: la radiografia prima di tutto, con proiezioni standard o dinamiche ed un’eventuale risonanza a discrezione del medico.

Le cause più comuni delle patologie alla colonna vertebrale sono di tipo posturale, oppure si tratta di sovraccarico funzionale (sforzi), o di origine traumatica, o più spesso su base artrosica.  Una volta determinata la causa del dolore, si provvede a stilare un programma fisioterapico che in genere comprende laserterapia ad alta potenza o tecarterapia o idroelettroforesi eventuale elettroanalgesia in associazione.

Sia a scopo curativo che preventivo, è opportuno poi affiancare un programma di ginnastica posturale personalizzato, tipo metodo secondo McKenzie, che, una volta appreso in modo idoneo, il paziente può eseguire in autonomia a casa.

Un ulteriore approccio terapeutico può essere effettuato in acqua, ove il soggetto esegue esercizi in assenza di carico della colonna. E’ una metodologia molto utile nel post chirurgico vertebrale come nei casi di interventi per ernia del disco,  interventi di stabilizzazione della colonna,  interventi di correzione della scoliosi o in esiti di fratture vertebrali .

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