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L’infiltrazione ecoguidata all’anca rappresenta uno dei rimedi più efficaci per la cura e la prevenzione dell’artrosi dell’anca o coxartrosi. I risultati sono apprezzabili anche in fase avanzata della patologia e riescono a scongiurare o a rimandare quell’intervento chirurgico che spesso sembra inevitabile. Oltre ai benefici per la fase conclamata della patologia, l’infiltrazione ecoguidata è consigliata anche a persone relativamente giovani con osteoartrite in fase iniziale.

Un rimedio per tutte le articolazioni danneggiate

Si tratta di una tecnica molto efficiente e mirata perché il farmaco somministrato con una siringa finisce direttamente all’interno dell’articolazione e quindi agisce più velocemente, senza “dispersioni”. L’efficacia terapeutica viene dunque ottimizzata: il farmaco raggiunge l’interno dell’articolazione in una concentrazione elevata. Al centro medico Kura l’infiltrazione ecoguidata all’anca viene generalmente eseguita con iniezioni di acido ialuronico che ha la proprietà di nutrire e lubrificare la cartilagine danneggiata. In casi specifici, in presenza di infiammazione articolare, viene usato anche il cortisone. Più in generale la terapia infiltrativa articolare, disponibile al centro medico Kura, consiste nell’iniezione di farmaci all’interno delle articolazioni: oltre all’anca anche ginocchio, spalla.

L’acido ialuronico: un lubrificante naturale

L’acido ialuronico è una molecola naturalmente presente nel nostro corpo e rappresenta uno dei componenti fondamentali dei tessuti connettivi. Grazie alle proprietà viscoelastiche svolge un’azione decisiva nella lubrificazione delle articolazioni.

Tecnica veloce, sicura e indolore

Durante l’infiltrazione, la sonda ecografica permette di individuare, passo dopo passo, con esattezza il punto in cui effettuare l’iniezione e di tenere sotto controllo la diffusione del farmaco all’interno dell’articolazione riducendo al minimo possibili errori o effetti collaterali. E’ un intervento ambulatoriale sicuro (anche dal punto di vista delle infezioni) e non doloroso anche se per soggetti particolarmente sensibili è possibile somministrare un anestetico locale per alleviare la sensazione di disagio. Il paziente comunque non necessita di una particolare preparazione in vista delle sedute. Queste ultime, della durata di circa 30 minuti. La periodicità verrà stabilita in base alla
patologia individuale e al farmaco che verrà utilizzato.

Effetti del trattamento e precauzioni

Gli effetti del trattamento sono immediatamente apprezzabili: il dolore del paziente viene sensibilmente alleviato e migliorano le funzioni motoria e articolare. Le uniche avvertenze sono quelle di evitare carichi articolari eccessivi nelle 48 ore successive all’intervento e applicare localmente del ghiaccio per una ventina di minuti tre volte al giorno.

Le patologie trattate

  • Artrosi dell’anca – Coxartrosi primitiva (dopo i 60 anni) e secondaria (tra
    i 40 e i 60 anni).
  • Necrosi anca.
  • Artrosi del ginocchio (Gonartrosi), Tendinite della zampa d’oca, Degenerazione meniscale mediale. Condropatie.
  • Periartriti e sue specificazioni: sindromi da “conflitto” sottoacromiale, calcificazioni dei tendini della cuffia dei rotatori, borsite, capsulite adesiva, tenosinovite del tendine del capo lungo del bicipite, artrosi gleno-omerali e acromion-claveari, lesioni parziali e complete dell’entesi della cuffia.
  • Epicondilite, Epitrocleite del gomito.
  • Fascite Plantare, sperone calcaneare.
  • Morbo di De Quervain (tenosinovite dell’abduttore lungo, estensore breve del I
    dito della mano), rizartrosi, sindrome del tunnel carpale, dito a scatto (Morbo di Notta).
  • Borsiti nei vari distretti articolari.
  • Jumper’s Knee (tendinopatia rotulea acuta o cronica del saltatore).

 

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